Un incontro un po’ particolare

  Ero in mezzo ad un prato, un prato immenso, talmente grande che non riuscivo a vedere la fine. C’erano tanti fiori, tantissimi e bellissimi, che emanavano un profumo talmente forte che inebriava la mente! Ad un certo punto sentii dei rumori che poi diventarono delle parole sempre più chiare man mano che si avvicinavano a me. Dicevano “ma cos’è? Cos’è quella creatura così grande e cosí bella?”. Non capivo da dove arrivassero finchè non sentii qualcosa che mi tirava i pantaloni. Abbassai lo sguardo per capire cosa fosse e vidi due piccoli ometti rugosi con le orecchie a punta e dei buffi cappellini verdi. Non ci potevo credere: erano gnomi!! Avevo sentito tante leggende e storie per bambini riguardanti queste creature, ma mai avrei pensato fossero reali!! Incuriosita mi abbassai e iniziai a parlare con loro: mi dissero che vivono in piccole casette che scavano loro stessi sotto terra e che ogni gnomo deve avere una moglie gnoma anche se le loro vere amate sono le fate del bosco. Insomma, anche la società degli gnomi ha delle regole! Ma nonostante questo, sono dei mariti fedeli (o almeno così mi dissero). Chiesi come avvengono i matrimoni nel loro mondo e mi siegarono che è il capo della società a svolgerli e che le spose si devono vestire di fiori. L’anello nuziale è un semplice filo d’erba fresca che lo sposo deve raccogliere al momento. Che cosa romantica!! Dopo un po’ di chiacchere dovettero tornare nelle loro casette sotto terra perchè era ora di cena e non volevano far arrabbiare le piccole gnomette che li aspettavano. Io rimasi li, in mezzo al prato, incredula e allo stesso tempo felicissima. Che strano, meraviglioso incontro!!

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Finalmente liberi

Quando ero piccola mi ricordo che avevamo due piccoli uccellini. Li tenevamo in giardino appesi ad un albero, in modo da farli sentire il più possibile nel loro ambiente naturale. Quando c’era il temporale li portavamo in casa per paura che il vento e i rumori forti li strapazzasse troppo. Si vedeva che si volevano bene: tutto il giorno cinguettavano in compagnia degli altri uccelli che si appollaiavano sugli alberi vicini; spesso li beccavo darsi qualche tenero bacino e un bel giorno la femmina partorì dei piiiiccoli piccoli uccellini, che quasi non si vedevano! Erano spennacchiati e con gli occhi ancora chiusi. Insomma erano proprio bruttini poverini! La loro mamma e il loro papà li curavano davvero bene, con tanto amore. Era così bello vederli dare da mangiare ai loro piccoli, mi emozionavo ogni volta! Crescendo abbiamo dovuto cambiare gabbia perché non ci stavano più, ormai era diventato un piccolo esercito di canarini! Quando sono diventata più grande iniziai a prendere un po’ più di coscienza e dentro quella gabbietta mi facevano tanta pena. Allora un giorno presi coraggio, aprii la gabbietta e li lasciai volare via tutti. Sapevo che ce l’avrebbero fatta! E infatti così fù. Ve lo posso dire perchè spesso li vedevo tornare sul nostro albero. Mi faceva tanto piacere perchè così mi facevano capire che anche loro mi avevano voluto bene per tanti anni. Ogni volta che ripenso a questa storia mi commuovo. Ci sono persone che credono che gli animali siano solo animali, senza un cuore e senza sentimenti. Io non sono fra quelle persone: io sono fra quelli che pensano che anche una piccola formichina possa provare amore verso gli altri, e ne sono fermamente convinta!

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The dandelion

Credo che il Tarassaco sia uno dei fiori più strani esistenti sulla faccia della terra. Prima è giallo, insomma un semplicissimo fiore! La cosa strana è che poi diventa grigio, spennacchiato e porta un sacco di allergie! Nonostante questo però, ancora adesso che sono cresciuta, quando me li ritrovo di fronte non riesco a resistere! Lo devo prendere in mano, lo devo osservare per almeno 2 minuti e poi ci devo soffiare sopra fino a che tutti i cosiddetti pioppi non volano via. Non so se capita a tutti o sono io che sono un po’ “particolare”; l’unica cosa che mi è certa è che per me sono davvero irresistibili!

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